11-07-2016 19:54 - Mondo Trail, Ultra, Sky ed Extreme!
Nelle ultime 24 ore abbiamo fatto decantare le prime impressioni a caldo, per non farsi coinvolgere emotivamente.
I commenti riguardano la naturale difficoltà del percorso con i relativi soccorsi (in questi casi sempre difficoltosi, anche se tempestivi e capillari).
Ci siamo ulteriormente documentati fra coloro che vi hanno partecipato ed il coro, di uomini e donne che ormai hanno adottato lo ´spirito trail´, è stato pressoché unanime: i ristori erano abbondanti (per tutti), servizio capillare, materiale portato con gli elicotteri, soccorsi tempestivi per le difficoltà dell´evento (quindi adeguato) e l´ulteriore testimonianza generale che questi eventi non vanno improvvisati ma vanno ben preparati, conosciuti e mai sottovalutati anche quando si pensa di aver fatto il massimo e di aver previsto tutto. L´insidia è dietro l´angolo. E così deve essere accaduto, tra i tre incidentati di ieri, a Marco Baldini, ieri nelle vesti di ´servizio scopa´, la persona che chiude l´evento e ripulisce il percorso dai nastri. Marco, fratello della medaglia d´oro di maratona ad Atene Stefano, uno dei migliori podisti toscani dopo Meucci e pochi altri, tra gli atleti di punta del team del Parco Alpi Apuane, organizzatore dell´evento, è precipitato in un dirupo per circa 50 metri riportando numerose fratture su più parti del corpo ed ancora in gravi condizioni mentre scriviamo. Oltre a mandare i migliori auguri di tutti noi, a lui come agli altri due atleti in gara infortunatisi, ci rafforziamo nella convinzione che tutto è pericoloso in ogni momento ed in ogni dove e che la lezione va tenuta ben presente.
Sulla parte dei servizi, e sui ristori solidi ed assistenza per il popolo dei più lenti, oltre ad aver accertato che erano abbondanti e capillari per tutti (!), serve ricordare che NON è una marcia ludica e che il mondo trail richiede sempre quell´attenzione alla propria autosufficienza, anche quando questa è data come facoltativa dall´organizzazione, ognuno sa, e deve sempre sapere, quanto consuma e di cosa ha bisogno. Quando si è lassù sui monti, siete soli con voi stessi e non con l´organizzatore. Se non si comprende questo, la strada della comprensione della montagna e delle sue insidie, come spesso ricorda Reinhold Messner, ormai paladino contro l´uso dei montagne e delle sue vette come fossero dei luna park, è ancora lunga! E questa è una prassi che vorremmo, in virtù di organizzatori di vari Trail, disincentivare totalmente! Non bisogna confondere i Trail, e men che mai le Sky Race, come Tre Province o altri trofei ludici. Con tutto il rispetto di questi che sono buoni campi di allenamento ma non sono attendibili in fatto di autosufficienza e lezioni dei monti.
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I commenti riguardano la naturale difficoltà del percorso con i relativi soccorsi (in questi casi sempre difficoltosi, anche se tempestivi e capillari).
Ci siamo ulteriormente documentati fra coloro che vi hanno partecipato ed il coro, di uomini e donne che ormai hanno adottato lo ´spirito trail´, è stato pressoché unanime: i ristori erano abbondanti (per tutti), servizio capillare, materiale portato con gli elicotteri, soccorsi tempestivi per le difficoltà dell´evento (quindi adeguato) e l´ulteriore testimonianza generale che questi eventi non vanno improvvisati ma vanno ben preparati, conosciuti e mai sottovalutati anche quando si pensa di aver fatto il massimo e di aver previsto tutto. L´insidia è dietro l´angolo. E così deve essere accaduto, tra i tre incidentati di ieri, a Marco Baldini, ieri nelle vesti di ´servizio scopa´, la persona che chiude l´evento e ripulisce il percorso dai nastri. Marco, fratello della medaglia d´oro di maratona ad Atene Stefano, uno dei migliori podisti toscani dopo Meucci e pochi altri, tra gli atleti di punta del team del Parco Alpi Apuane, organizzatore dell´evento, è precipitato in un dirupo per circa 50 metri riportando numerose fratture su più parti del corpo ed ancora in gravi condizioni mentre scriviamo. Oltre a mandare i migliori auguri di tutti noi, a lui come agli altri due atleti in gara infortunatisi, ci rafforziamo nella convinzione che tutto è pericoloso in ogni momento ed in ogni dove e che la lezione va tenuta ben presente.
Sulla parte dei servizi, e sui ristori solidi ed assistenza per il popolo dei più lenti, oltre ad aver accertato che erano abbondanti e capillari per tutti (!), serve ricordare che NON è una marcia ludica e che il mondo trail richiede sempre quell´attenzione alla propria autosufficienza, anche quando questa è data come facoltativa dall´organizzazione, ognuno sa, e deve sempre sapere, quanto consuma e di cosa ha bisogno. Quando si è lassù sui monti, siete soli con voi stessi e non con l´organizzatore. Se non si comprende questo, la strada della comprensione della montagna e delle sue insidie, come spesso ricorda Reinhold Messner, ormai paladino contro l´uso dei montagne e delle sue vette come fossero dei luna park, è ancora lunga! E questa è una prassi che vorremmo, in virtù di organizzatori di vari Trail, disincentivare totalmente! Non bisogna confondere i Trail, e men che mai le Sky Race, come Tre Province o altri trofei ludici. Con tutto il rispetto di questi che sono buoni campi di allenamento ma non sono attendibili in fatto di autosufficienza e lezioni dei monti.
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I commenti dei nostri partecipanti pisani: clicca qui
Fonte: Redazione PisaRRC
Graziano 12-07-2016
Sky race
Mi permetto di fare una precisazione sulla gara di domenica, in quanto ero presente come servizio massaggi post gara. Dei 60/70 atleti che ho massaggiato, a partire dai primi e per finire con gli ultimi arrivati, nessuno ha espresso alcuna critica riguardo la mancanza di ristori o di qualsiasi altro tipo di assistenza da parte dei volontari presenti sul percorso. Il coro unanime e' stato positivo per l'ottima organizzazione e per la durezza della gara, ma era una Sky race e non la pesticciata della domenica. Semplicemente non è una gara per tutti. Saluti Graziano Sodi
Gabriele Abate 12-07-2016
Ottima analisi
Sono anni che corro per tutte le montagne e strade, lo scorso anno ho provato una sky race mi sono accorto in discesa che non ero preparato per quello nonostante la mia esperienza mondiale belle gare brevi.. ho alzato il piede sono andato tranquillo verso il traguardo, non ho vinto non sono arrivato sul podio sono arrivato trentesimo ma sono ancora qui è orgoglioso di aver rispettato il mio corpo e la montagna..
Erika 13-07-2016
Complimenti
So per certo da chi ha corso questa gara, che l'organizzazione è ragionata nei minimi dettagli!
Personalmente non ho mai preso parte a questa impresa perché sono consapevole di non esserne all'altezza, mancando le capacità tecniche e l'esperienza.. Credo che chi decide di prendere parte da una Sky Race, debba mettere in conto di potersi gestire in autonomia per viveri ed acqua specialmente se non è un "capriolo" sui sentieri di montagna!
Andrea Maggini 13-07-2016
Grazie!
Si, siamo concordi tutti sul fatto che se non si ha la mentalità, preparazione ed attenzione giusta, questi eventi non vadano affrontati.
Nello specifico, avevamo una decina di partecipanti, tutti (meno una) sono stati contenti dell'organizzazione e dell'evento. La persona che ha osato criticare l'organizzazione ha ferito anche noi (come organizzatori di Trail), che evidentemente non siamo stati capaci di farle capire che questa non era una marcia ludica. Un episodio del genere l'abbiamo avuto al nostro Trail dei Monti Pisani con una signora del Trofeo Pisano (l'unica su 250 persone!) che ce le ha cantate di tutti i colori al termine della gara. A lei, come a tutti coloro che si lamentano per futili motivi (e non con se stessi, non riconoscendo i propri limiti), l'invito resta quello di 'crescere' culturalmente e rimandare la partecipazione a momenti più propizi. Questa è la nostra filosofia.
Per i ristori: abbiamo le prove e controprove che sono stati ben forniti, capillari e per tutti consistenti con ben 8 posizionamenti. E viste le difficoltà oggettive, all'organizzazione non può che andare il nostro plauso!
graziano 13-07-2016
articolo iniziale
Direi che PRIMA di criticare l'operato di altri sia necessario documentarsi bene, in particolar modo se non si era presenti all'evento, ma sostituire parti dell'articolo iniziale in base ai commenti che sono seguiti, lascia definitivamente senza parole......!!!!
Dario 13-07-2016
Tutto troppo
Troppo dura, troppo lunga, troppo difficile, troppo pericolosa, troppo ripida, troppo faticosa .....
Per chiunque è stata "troppo qualchecosa", per favore non tornate, o fatela solo con allenamento e capacità adeguati ... punto e basta. Per chi era in grado, è stata un'ottima gara e organizzata bene.
Dario 13-07-2016
Tutto troppo
correggo un congiuntivo, si dev'essere inciampato lungo il percorso :-D
Troppo dura, troppo lunga, troppo difficile, troppo pericolosa, troppo ripida, troppo faticosa ..... Per chiunque sia stata "troppo qualchecosa", per favore non tornate, o fatela solo con allenamento e capacità adeguati ... punto e basta. Per chi era in grado, è stata un'ottima gara e organizzata bene.
Andrea Maggini 13-07-2016
Bah .....
Caro Graziano Sodi, fermo restando che NESSUNO (!!!!!!) di noi, qui in questa sede, ha segnalato alcuna deficienza sui ristori, ma ci si è prontamente documentati con chi c'era (dei nostri, facendo il percorso e non massaggiando all'arrivo) per replicare ad unica segnalazione che abbiamo prontamente resa innocua, avrai notato che lo spirito rimane sempre quello: se non si è pronti e preparati per questa gara si deve fare altre cose! Sennò perché la gente, a partire dal campione del mondo di corsa in montagna Gabriele Abate, che qui saluto, avrebbe invece fatto il plauso? Se non lo hai compreso ci dispiace!
Raffa 14-07-2016
prima lavoriamo,poi...
Prima bisognerebbe che ciascuno, almeno un paio di volte all'anno, come dico io, "salti di là dai tavoli" e da lì organizzi o anche solo collabori all'organizzazione di qualche gara, del proprio gruppo o di altri. Ci si rende così conto di quanto ci sia da fare. Non si finisce mai di lavorarci: dalle carte da scrivere e presentare, alle attrezzature e materiali da trovare, ai permessi da ottenere,ai muscoli e i cervelli da far lavorare prima, in gara e dopo, ai soldi sempre più difficili da trovare, alle preoccupazioni da gestire... e andrei avanti fino a domattina... E tutto per pura passione e voglia di dare qualcosa di bello a chi, come noi, piace correre per divertirsi. Questo è quello che, da che li conosciamo e bene, abbiamo sempre visto fare a Graziano e Paola, a capo di un gruppo tra i più attivi, coesi ed esperti e ciò si vede da come la SKY RACE è sempre stata stupendamente organizzata. La fatalità o se vogliamo la sfiga, si sa è poi sempre dietro l'angolo, anche nella passeggiata serale del circolo, figuriamoci in montagne bellissime ma difficili come le Apuane. A loro Vanno solo complimenti e grazie e, se veramente ci si è ritrovati in "qualcosa che non torna" che sia esposto come suggerimento, come dovrebbe sempre essere, e parlare solo dopo aver attivato e scaldato bene il cervello! E diamoci da fare che non deve sparire la SKY RACE DELLE (NOSTRE) APUANE!!! Come alcune voci di...single-track già paventano... <3 <3 <3
il puffo della Skyrace per tre anni❤ 14-07-2016
l'impresa ❤❤
Saluto tutti...non sono un grandissimo velocista se decido di partecipare ad una maratona su strada ....per divertirmi cerco pericoli mi tuffo in mare monto su muretti su piante salto panchine sollevo decine di persone ecc ecc ma quando partecipo ad un trail tanto più ad una sky so ❤ già che il pericolo é sempre dietro l'angolo e in agguato sto .... sempre sorridendo ma con tutte le antenne alzate consapevole già che non potrebbe esser sufficiente ❤ MAGGINI ❤ MI PIACI ❤ e come president giusta recensione❤❤❤❤