New York 2014: la festa alla partenza dal Galilei. L´arrivo ed il primo giorno, anzi, la prima sera con lo sfavillio di Times Square
30-10-2014 23:41 - Eventi a cui partecipiamo
Via su, andiamo al Galilei International Airport alle 10 con Paola, la mia valigia Samsonite verde dell´età della pietra (ma ipersolida per soli 17 chili di roba dentro) e lo zainetto dell´agenzia con il suo ricco contenuto di libri, guide, materiale emergenziale in caso di mancato arrivo della valigia a New York ...
In Aeroporto, oltre ai compagni di viaggio, Carlo, Felice, Linda, Alessandra, Simone, Michele, etc ecco il comitato di accoglienza delle aquile che ti scioglie ...
Raffaella e Nadia prima di tutti, poi Enrico Capraia, il Ceccarelli ed in teoria il Cassi (se lo avessi anche chiamato ... ). Boia quanto mi vuole bene questa gente ... mi sa la carica ... questa gamba s´ha da ridestarsi e la decima medaglia newyorchese s´ha prendere.
Senza ´se´ o senza ´ma´.
Porto sul marsupio made in Pisa Calcio, il maggiolino tutto matto comprato in Corsica durante il raduno sulla foce del fiume U´Liamone. Ha molte simbologie il maggiolino ... è la prima macchina der mi babbo quando nacqui, a scuola mi chiamavano ´maggiolino tutto matto´ ed infine, da adulto "Maggio" come diminutivo .... Eppoi mi garba ... avranno voglia di dire che son tedeschi.
Salutiamo la banda ed entriamo nell´area duty free.
Michele mi dice che su La Nazione c´è l´intervista al sottoscritto a seguito dell´incontro della sera precedente a Marina di Pisa con Sanzo sulla maratona. Incontro definito "storico" in quanto commercianti, istituzioni ed organizzatori ´concertavano ´l´evento.
Viaggio ´palloso´ a bestia come sempre ... anche perché sono sempre strippato tra i sedili con le mie gambone e non bastano i film che propongono per risparmiarmi ... eppoi quando mettevo le gambe sul corridoio le signorine Lufhtansa pensavano bene si sfondarmi le ginocchia.
Mentre in Italia era già notte fonda (e la mattina del 31) a Newark (e New York quindi) erano appena le 20.
Dopo i controlli dell´ufficio immigrazione, il bus dell´agenzia ci ha preso e ci ha portati in albergo, il mitico ormai Hampton Inn tra l´8th avenue e la 51street dove un Biagio stanchino ci accoglieva.
Non sono in camera con Giacomo quest´anno ma mi prendo Marco, avvocato, che è tutto da scoprire.
Il tempo per andare tutti noi maschietti nella 9th avenue a cenare e bere birra per poi scioccarsi come sempre in Times Square con lo sfavillio di luci che fanno sempre un bell´effetto.
Eppoi a nanna sprofondando su questo meraviglioso materasso che tanto domattina non ci sarà verso di dormire più di tanto causa fuso e c´è da fare la prima corsetta, camouflage style ... :-)
Fonte: Andrea Maggini
In Aeroporto, oltre ai compagni di viaggio, Carlo, Felice, Linda, Alessandra, Simone, Michele, etc ecco il comitato di accoglienza delle aquile che ti scioglie ...
Raffaella e Nadia prima di tutti, poi Enrico Capraia, il Ceccarelli ed in teoria il Cassi (se lo avessi anche chiamato ... ). Boia quanto mi vuole bene questa gente ... mi sa la carica ... questa gamba s´ha da ridestarsi e la decima medaglia newyorchese s´ha prendere.
Senza ´se´ o senza ´ma´.
Porto sul marsupio made in Pisa Calcio, il maggiolino tutto matto comprato in Corsica durante il raduno sulla foce del fiume U´Liamone. Ha molte simbologie il maggiolino ... è la prima macchina der mi babbo quando nacqui, a scuola mi chiamavano ´maggiolino tutto matto´ ed infine, da adulto "Maggio" come diminutivo .... Eppoi mi garba ... avranno voglia di dire che son tedeschi.
Salutiamo la banda ed entriamo nell´area duty free.
Michele mi dice che su La Nazione c´è l´intervista al sottoscritto a seguito dell´incontro della sera precedente a Marina di Pisa con Sanzo sulla maratona. Incontro definito "storico" in quanto commercianti, istituzioni ed organizzatori ´concertavano ´l´evento.
Viaggio ´palloso´ a bestia come sempre ... anche perché sono sempre strippato tra i sedili con le mie gambone e non bastano i film che propongono per risparmiarmi ... eppoi quando mettevo le gambe sul corridoio le signorine Lufhtansa pensavano bene si sfondarmi le ginocchia.
Mentre in Italia era già notte fonda (e la mattina del 31) a Newark (e New York quindi) erano appena le 20.
Dopo i controlli dell´ufficio immigrazione, il bus dell´agenzia ci ha preso e ci ha portati in albergo, il mitico ormai Hampton Inn tra l´8th avenue e la 51street dove un Biagio stanchino ci accoglieva.
Non sono in camera con Giacomo quest´anno ma mi prendo Marco, avvocato, che è tutto da scoprire.
Il tempo per andare tutti noi maschietti nella 9th avenue a cenare e bere birra per poi scioccarsi come sempre in Times Square con lo sfavillio di luci che fanno sempre un bell´effetto.
Eppoi a nanna sprofondando su questo meraviglioso materasso che tanto domattina non ci sarà verso di dormire più di tanto causa fuso e c´è da fare la prima corsetta, camouflage style ... :-)
Fonte: Andrea Maggini