New York 2014: due righe con dedica dopo la "decima"
03-11-2014 19:04 - Eventi a cui partecipiamo
Mi si chiede qualche riga su New York anche se dallo smartphone resta un´impresa.
5 ore di attesa ai piedi del mio coetaneo Verrazzano bridge e se non eravamo sotto zero il vento gelido da nord ce lo dava come percepito.
È stata la maratona di New York più fredda e ventosa di sempre e cioè 43 anni...
Sono partito in prima linea, gruppo Blu, wave 4 alle 10.55.
Spero nel regalo di recuperare qualche foto della partenza dove ostentavo la canottiera rossa delle aquile sotto un giacchetto.
Partenza regolare anche se difficoltosa sul ponte dove non redpiravo ed il vento veniva di taglio buttandomi addosso i capi sia abbigliamento dei partecipanti Orange.
Partenza regolare e dubbiosa per l´anca e gluteo che mi hanno bloccato nelle ultine due settimane e come due giorni prima a times square aspetto lo schiocco dopo pochi metri... ma i due pasticconi di Tylenol extra strong hanno lavorato benobe.
Vado ad un ritmo di circa 31 min ogni 5k.
Quando passo alla mezzamaratona sul Pulansky bridge in 2h13 capisco che ormai ce la faccio e debbo gestire un arrivo sotto le 5 ore.
Del resto, problemi a parte, il mio lunghissimo è dato dai 21k della mezzamaratona di Pisa poche settimane prima... quindi mangio gel e bevo mixando acqua e Gatorade con i guanti in pile che, Last minut,e mi ha dato Felice a seguito degli ordini di scuderia di casa Brooks....
Vento impietoso che oltre a far mancare ranti bambini mi rivoga due cartelli in faccia. Più vado avanti e più che alterno anche delle camminate, sempre più lunghe o frequenti. Me la voglio anche un pò godere. .. all´arrivo poi con le mani che indicano 10, il numero delle maratone newyorchesi fatte, con una bella medaglia.
La gara la dedico a Margherita Mugnai che mi aveva chiesto di correre per lei e mi ha dato forza, alle aquile che sentivo seguirmi da lontano, alla mia famiglia (non lo faccio mai) ed a tutti gli amici che mi hanno qui supportato.
Adesso godiamocela...
Fonte: Andrea Maggini
5 ore di attesa ai piedi del mio coetaneo Verrazzano bridge e se non eravamo sotto zero il vento gelido da nord ce lo dava come percepito.
È stata la maratona di New York più fredda e ventosa di sempre e cioè 43 anni...
Sono partito in prima linea, gruppo Blu, wave 4 alle 10.55.
Spero nel regalo di recuperare qualche foto della partenza dove ostentavo la canottiera rossa delle aquile sotto un giacchetto.
Partenza regolare anche se difficoltosa sul ponte dove non redpiravo ed il vento veniva di taglio buttandomi addosso i capi sia abbigliamento dei partecipanti Orange.
Partenza regolare e dubbiosa per l´anca e gluteo che mi hanno bloccato nelle ultine due settimane e come due giorni prima a times square aspetto lo schiocco dopo pochi metri... ma i due pasticconi di Tylenol extra strong hanno lavorato benobe.
Vado ad un ritmo di circa 31 min ogni 5k.
Quando passo alla mezzamaratona sul Pulansky bridge in 2h13 capisco che ormai ce la faccio e debbo gestire un arrivo sotto le 5 ore.
Del resto, problemi a parte, il mio lunghissimo è dato dai 21k della mezzamaratona di Pisa poche settimane prima... quindi mangio gel e bevo mixando acqua e Gatorade con i guanti in pile che, Last minut,e mi ha dato Felice a seguito degli ordini di scuderia di casa Brooks....
Vento impietoso che oltre a far mancare ranti bambini mi rivoga due cartelli in faccia. Più vado avanti e più che alterno anche delle camminate, sempre più lunghe o frequenti. Me la voglio anche un pò godere. .. all´arrivo poi con le mani che indicano 10, il numero delle maratone newyorchesi fatte, con una bella medaglia.
La gara la dedico a Margherita Mugnai che mi aveva chiesto di correre per lei e mi ha dato forza, alle aquile che sentivo seguirmi da lontano, alla mia famiglia (non lo faccio mai) ed a tutti gli amici che mi hanno qui supportato.
Adesso godiamocela...
Fonte: Andrea Maggini