Ultimo dell'anno sul Faeta, col mistico giubbino ovviamente ....
Il mio mistico giubbino (sul Faeta per la fine dell'anno!)
31-12-2013 23:06 - Arrancate, allenamenti, ritrovi e stage
Il mio mistico giubbino.
Quello che tempo fa mi è stato consegnato come il wind-stop dei Pisa Road Runners adesso, per me, ha assunto il ruolo di "mistico giubbino": non più solo un capo di abbigliamento tecnico ma un vero e proprio oggetto di culto. Si sa, siamo pisani e, più in generale toscani: ci viene quindi automatico trovare la poesia e la passione anche su cose improbabili come un gilet per ripararsi dal freddo.
A me in particolare, il mistico giubbino è arrivato a fine anno; in un anno in cui posso dire di aver visto giorni peggiori e anche migliori.
Il giubbino mi è arrivato per caso e, devo ammettere, con un tempismo perfetto: nel momento in cui un po' tutto ha cominciato a sembrare avere un senso e una precisa direzione. Non mi ci sono affezionato subito, però mi ha fatto subito comodo: il primo giorno che l'ho testato su strada, l'ho soprannominato "cardaia"; perché era un freddo cane per correre, e molti, come me, hanno toccato con mano che come capo tecnico è veramente un portento.
Con una magia tutta pisana, per scherzo ma non troppo, abbiamo poi osservato, contemporaneamente da attori ma anche da silenziosi e appassionati spettatori, quello che è nato con naturalezza intorno a questo "semplice" capo tecnico: la fantastica e appassionata condivisione di una cosa preziosa che ci unisce tutti: correre.
Finisco qui e ringrazio un po' di gente senza nominarla, amici recenti e spero futuri, che mi hanno condotto al mio giubbino, e poi auguro a tutti quelli che ho incontrato on the road, un sereno 2014 e tanti km da fare ancora insieme.
Enrico Capraia Into The Wild Marchetti
Fonte: Enrico Marchetti
Quello che tempo fa mi è stato consegnato come il wind-stop dei Pisa Road Runners adesso, per me, ha assunto il ruolo di "mistico giubbino": non più solo un capo di abbigliamento tecnico ma un vero e proprio oggetto di culto. Si sa, siamo pisani e, più in generale toscani: ci viene quindi automatico trovare la poesia e la passione anche su cose improbabili come un gilet per ripararsi dal freddo.
A me in particolare, il mistico giubbino è arrivato a fine anno; in un anno in cui posso dire di aver visto giorni peggiori e anche migliori.
Il giubbino mi è arrivato per caso e, devo ammettere, con un tempismo perfetto: nel momento in cui un po' tutto ha cominciato a sembrare avere un senso e una precisa direzione. Non mi ci sono affezionato subito, però mi ha fatto subito comodo: il primo giorno che l'ho testato su strada, l'ho soprannominato "cardaia"; perché era un freddo cane per correre, e molti, come me, hanno toccato con mano che come capo tecnico è veramente un portento.
Con una magia tutta pisana, per scherzo ma non troppo, abbiamo poi osservato, contemporaneamente da attori ma anche da silenziosi e appassionati spettatori, quello che è nato con naturalezza intorno a questo "semplice" capo tecnico: la fantastica e appassionata condivisione di una cosa preziosa che ci unisce tutti: correre.
Finisco qui e ringrazio un po' di gente senza nominarla, amici recenti e spero futuri, che mi hanno condotto al mio giubbino, e poi auguro a tutti quelli che ho incontrato on the road, un sereno 2014 e tanti km da fare ancora insieme.
Enrico Capraia Into The Wild Marchetti
Fonte: Enrico Marchetti