Romito Swim Race 2023 - il Miglio Marino (di Angela Saba)
05-09-2023 19:22 - Nuoto FIN - gruppo master, etc
ROMITO SWIM RACE 2023 MIGLIO MARINO
Il Romito Swim Race è stata in assoluto la mia prima gara in mare nel 2020, quando avevo appena iniziato la mia avventura nel mondo del nuoto e con l’entusiasmo del momento decisi di provarci. Per me è una tra le più belle gare in mare in Toscana. Il porticciolo di Quercianella è una splendida insenatura con un mare trasparente e invitante e così per la terza volta decido di riprovarci.
Con la squadra ci troviamo come di consueto al San Rossore Sport Village, luogo di sudore e chiacchiere oramai, dopo un veloce caffè partiamo per Quercianella. La giornata è ideale per gareggiare, sole alto in cielo, nessuna nuvola, mare piatto e la temperatura è quella giusta. Facciamo la fila per registrazione e punzonatura, quei numeri che ti disegnano su mani, braccia e spalle e che terminata la gara una volta tolto l’inchiostro, ti restano comunque tatuati perché, almeno su di me, fungono da filtro solare. È sempre buffo il momento della punzonatura perché ogni volta, oltre mani, spalle e braccia, allungo la gamba per farmi scrivere il numero e ogni volta mi guardano giustamente perplessi, perché siamo in casa FIN non FITRI.
Iniziamo a prepararci indossando costumi e spalmandoci creme solari e respingenti anti meduse, perché si! ne sono state avvistate diverse, cerco di non pensarci troppo anche perché insieme a poche altre non indosso il costumone. Due carissime amiche Margherita e Chiara sono venute a vedermi e supportarmi e con la loro benedizione mi dirigo all’appello pre gara.
A gareggiare per la distanza del miglio marino siamo io, Carlo e Maurizio, ma con noi c’è anche Chiara, dolcissima compagna di squadra sempre pronta ad incoraggiarmi e sostenermi e che gareggia l’indomani. Carlo e Maurizio partono subito con la gara amatoriale del miglio marino e al termine si ributtano in acqua insieme a me per la gara FIN. Questo è infatti il primo anno che il RSR entra tra le gare ufficiali FIN in acque libere. Partiamo in due batterie a pochi minuti l’una dall’altra. Come sempre parto troppo veloce, vado in affanno e fatico un bel po’ a trovare il mio passo che oggi è un po’ scarico e pigro ma cerco di godermi comunque la passeggiata. Vedo tanti pesci, avvisto due meduse, una bianca e distante, l’altra scura vicinissima ad altezza viso, che mi fa fare un balzo rapido in avanti con il battito del cuore che si impenna in un secondo, dentro di me spero di non vederne altre: “che mi pinzino pure basta che non si mostrino” questa è sempre stata la mia filosofia in mare. Dopo la terza boa rallento e perdo la scia di boe colorate davanti a me e da quel momento in poi nuoterò da sola, non ho mai paura in mare nelle gare, solo che la voglia di nuotare scema e l’ultimo tratto è quello più duro perché mi sembra di non arrivare mai, ma comunque una bracciata dopo l’altra, piano piano riesco a battere il tabellone dell’arrivo al suono del chip. Esco tra gli scogli e l’immancabile Renato Consilvio è li, pronto con la sua macchina fotografica ad immortalare la fine della gara. Dopo di che inizia la festa: il fortissimo Carlo ha il brutto vizio di arrivare sempre al podio: è secondo nella gara amatoriale e terzo nella gara FIN, il premio è il “bacio della medusa”, povero Carlo, e lo acclamiamo tutti insieme. Dopo di che ci ributtiamo in mare per la semplice bellezza di farci un bagno. Ci rivestiamo e con amiche, amici, mariti, mogli brindiamo all’imbrunire al “Lentisco” base operativa per la famiglia di Maurizio durante tutta la giornata e riesco per fortuna ad infilarci un Gin Tonic per placare la sete e togliermi quel gusto salino dell’acqua di mare che inghiotto come sempre quando nuoto. Infine rientriamo su Pisa e dal momento che qualcuno l’indomani gareggia di nuovo e qualcuno andrà in bici, facciamo un bel carbo-load con pizza e birra. Finalmente stanchi dalla giornata di sole e mare ci salutiamo.
Fonte: Angela Maria Saba
Il Romito Swim Race è stata in assoluto la mia prima gara in mare nel 2020, quando avevo appena iniziato la mia avventura nel mondo del nuoto e con l’entusiasmo del momento decisi di provarci. Per me è una tra le più belle gare in mare in Toscana. Il porticciolo di Quercianella è una splendida insenatura con un mare trasparente e invitante e così per la terza volta decido di riprovarci.
Con la squadra ci troviamo come di consueto al San Rossore Sport Village, luogo di sudore e chiacchiere oramai, dopo un veloce caffè partiamo per Quercianella. La giornata è ideale per gareggiare, sole alto in cielo, nessuna nuvola, mare piatto e la temperatura è quella giusta. Facciamo la fila per registrazione e punzonatura, quei numeri che ti disegnano su mani, braccia e spalle e che terminata la gara una volta tolto l’inchiostro, ti restano comunque tatuati perché, almeno su di me, fungono da filtro solare. È sempre buffo il momento della punzonatura perché ogni volta, oltre mani, spalle e braccia, allungo la gamba per farmi scrivere il numero e ogni volta mi guardano giustamente perplessi, perché siamo in casa FIN non FITRI.
Iniziamo a prepararci indossando costumi e spalmandoci creme solari e respingenti anti meduse, perché si! ne sono state avvistate diverse, cerco di non pensarci troppo anche perché insieme a poche altre non indosso il costumone. Due carissime amiche Margherita e Chiara sono venute a vedermi e supportarmi e con la loro benedizione mi dirigo all’appello pre gara.
A gareggiare per la distanza del miglio marino siamo io, Carlo e Maurizio, ma con noi c’è anche Chiara, dolcissima compagna di squadra sempre pronta ad incoraggiarmi e sostenermi e che gareggia l’indomani. Carlo e Maurizio partono subito con la gara amatoriale del miglio marino e al termine si ributtano in acqua insieme a me per la gara FIN. Questo è infatti il primo anno che il RSR entra tra le gare ufficiali FIN in acque libere. Partiamo in due batterie a pochi minuti l’una dall’altra. Come sempre parto troppo veloce, vado in affanno e fatico un bel po’ a trovare il mio passo che oggi è un po’ scarico e pigro ma cerco di godermi comunque la passeggiata. Vedo tanti pesci, avvisto due meduse, una bianca e distante, l’altra scura vicinissima ad altezza viso, che mi fa fare un balzo rapido in avanti con il battito del cuore che si impenna in un secondo, dentro di me spero di non vederne altre: “che mi pinzino pure basta che non si mostrino” questa è sempre stata la mia filosofia in mare. Dopo la terza boa rallento e perdo la scia di boe colorate davanti a me e da quel momento in poi nuoterò da sola, non ho mai paura in mare nelle gare, solo che la voglia di nuotare scema e l’ultimo tratto è quello più duro perché mi sembra di non arrivare mai, ma comunque una bracciata dopo l’altra, piano piano riesco a battere il tabellone dell’arrivo al suono del chip. Esco tra gli scogli e l’immancabile Renato Consilvio è li, pronto con la sua macchina fotografica ad immortalare la fine della gara. Dopo di che inizia la festa: il fortissimo Carlo ha il brutto vizio di arrivare sempre al podio: è secondo nella gara amatoriale e terzo nella gara FIN, il premio è il “bacio della medusa”, povero Carlo, e lo acclamiamo tutti insieme. Dopo di che ci ributtiamo in mare per la semplice bellezza di farci un bagno. Ci rivestiamo e con amiche, amici, mariti, mogli brindiamo all’imbrunire al “Lentisco” base operativa per la famiglia di Maurizio durante tutta la giornata e riesco per fortuna ad infilarci un Gin Tonic per placare la sete e togliermi quel gusto salino dell’acqua di mare che inghiotto come sempre quando nuoto. Infine rientriamo su Pisa e dal momento che qualcuno l’indomani gareggia di nuovo e qualcuno andrà in bici, facciamo un bel carbo-load con pizza e birra. Finalmente stanchi dalla giornata di sole e mare ci salutiamo.
Fonte: Angela Maria Saba