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Vorno e le via dell´acqua
02-03-2014 22:09 - Report su marce ludiche e vari commenti
Vorno la ricordavo come una duplice tortura.
Quella di un percorso lungo 32 km, fatto una sola volta circa una decina di anni fa e sotto la pioggia.
E quello del parcheggio che ricordavo lontanissimo dal paese.
Invece da qualche anno la location è intelligentemente nella zona industriale molto prima di Vorno e Badia di Cantignano per cui ci si può arrivare facilmente.
Dopo le fatiche organizzative del giorno prima sul Serra, d´incanto, la giornata di tempesta del sabato si è trasformata in una assolata mattinata con la favola del maestoso impianto dei primi dell´ottocento dove i lucchesi si adoperarono tra Vorno e Guamo in un´opera che mescola l´ignegnosità dell´uomo con la natura.
La via dell´acqua che dal monte, incastonata tra due muri di mattoni e casupole ricoperte da muschio e licheni, piomba sulla città di Lucca con due percorsi differenti. Uno per portare l´acqua nelle case dei lucchesi e l´altro per abbellire la città attraverso le fontane.
E già questo basterebbe per trovare il giusto compenso allo spirito. Ma mettiamoci pure che dopo tanto tempo e due mesi di tecar e massaggi ho pure corso 35 minuti (e 40 le ho camminati) da queste parti ...
Insomma, all´arrivo ero felice e mi sono fatto ben tre fette di fettunte all´olio con aglio spaziale.
Alla prossima!
Fonte: Andrea Maggini
Quella di un percorso lungo 32 km, fatto una sola volta circa una decina di anni fa e sotto la pioggia.
E quello del parcheggio che ricordavo lontanissimo dal paese.
Invece da qualche anno la location è intelligentemente nella zona industriale molto prima di Vorno e Badia di Cantignano per cui ci si può arrivare facilmente.
Dopo le fatiche organizzative del giorno prima sul Serra, d´incanto, la giornata di tempesta del sabato si è trasformata in una assolata mattinata con la favola del maestoso impianto dei primi dell´ottocento dove i lucchesi si adoperarono tra Vorno e Guamo in un´opera che mescola l´ignegnosità dell´uomo con la natura.
La via dell´acqua che dal monte, incastonata tra due muri di mattoni e casupole ricoperte da muschio e licheni, piomba sulla città di Lucca con due percorsi differenti. Uno per portare l´acqua nelle case dei lucchesi e l´altro per abbellire la città attraverso le fontane.
E già questo basterebbe per trovare il giusto compenso allo spirito. Ma mettiamoci pure che dopo tanto tempo e due mesi di tecar e massaggi ho pure corso 35 minuti (e 40 le ho camminati) da queste parti ...
Insomma, all´arrivo ero felice e mi sono fatto ben tre fette di fettunte all´olio con aglio spaziale.
Alla prossima!
Fonte: Andrea Maggini