Volterra - San Gimignano 30K: non sono arrivata ultima!
14-10-2013 19:15 - Eventi a cui partecipiamo
Facebook è uno strumento rischioso. Capita che un amico pubblichi la locandina di una corsa, capita che tu di questa corsa non sappia nulla, ma ti saltino agli occhi 3 parole chiave: Volterra, San Gimignano e, soprattutto, 30 chilometri.
E capita che tu chieda anche consigli a chi l´ha fatta, se ne vale la pena, ma tanto ormai il tuo cervello legge solo quelle 3 parole. Cos´altro può importare? L´organizzazione inesistente? La strada non chiusa al traffico che nell´ingresso a San Gimignano rischi una rissa ogni mezzo chilometro? L´assenza di premiazioni, di un ristoro finale degno di tal nome (ahhhh le 3province mi hanno viziata!) e soprattutto NIENTE MEDAGLIA?? Cosa attacco adesso al muro, la bottiglia di vino dell´arrivo??
Ma apriamo una parentesi sulla medaglia. Da "rumours" so che gli iscritti erano 224. Ora, non ho idea del costo di una medaglia, ma vorrai pigliare dei bimbi delle elementari e fargliele ritagliare nel cartone con un loro messaggio?? Io ne sarei stata felicissima. Invece nulla, arrivi e ciao, niente fotografi sul percorso (forse all´arrivo ma non ne sono certa), niente medaglia, o un foglio di carta per la presenza... Eppure delle foto belle fatte in queste due meravigliose cittadine, le avrei anche acquistate volentieri.
Ma torniamo al prima. Perché poi la corsa è magica di per sé, per la bellezza assoluta di questi due borghi medievali, davvero fra i più belli al mondo, per il percorso divertente senza un metro di pianura, con una salita abbastanza ripida da non sentirti in colpa se cammini ed una lunga discesa, per l´arrivo applaudito all´ingresso delle mura dai turisti stranieri, per la sensazione di stare attraversando una lunghissima cartolina...
Prima di partire vedo alcune facce amiche, ma troppa, troppa gente che corre sul serio. Mi guardo attorno spaurita, cerco qualche viso più rilassato, con un approccio "cerchiamo di arrivare in fondo". Non c´è. Ma poi, regalo inaspettato, spunta Ciruzzo, che non si è iscritto ma corre per una decina di km. Lo farà con me (al rallentatore quindi) accompagnandomi per un bel pezzo e raccontandomi la solita serie di aneddoti divertentissimi! Penso che, finché riesco a ridere, non sono poi così stanca. Mi dispiace traumatizzarlo con la mia podistica mancanza di allenamento: "quindi tu non corri dalla domenica scorsa?" "No, come al solito..." "Che SHChifo!!". Ed io rido un sacco...
Nella disorganizzazione della partenza, a un certo punto, mentre siamo letteralmente sparsi per la piazza, senza una start line, senza una direzione da seguire, tutti si mettono a correre verso una strada. Ma, no, non siamo partiti, ci stiamo mettendo in fila. Io e Ciro arriviamo quasi ultimi e finiamo in primissima linea, dietro al vincitore! Bang, si parte!! In discesa, a rotta di collo, come bimbi in fuga alla campanella della scuola. Io ho puntato la mia TATTICA DI GARA (?!) sul portarmi avanti in discesa, invece ci superano praticamente tutti... Percorriamo i primi ( presunti, ma forse erano 3,8) 5km in 12 minuti, eppure siamo quasi in fondo al serpentone! La discesa è lunga, impegnativa, con i tornanti, ma comporta poca fatica. Quando finisce, mancano circa 22 km all´arrivo. Si passa allo sterrato, una splendida strada fra campi e boschi. Qui è impegnativo, io penso che lo scopo è solo arrivare in fondo e cammino senza vergogna. Mi giro a controllare se c´è ancora qualcuno dietro, non sono molti, ma mi rassicura vederli. Vorrei arrivare, ma non ultima, dai!! Il panorama è bellissimo, con un clima perfetto e le nuvole in cielo che cambiano continuamente disegno, tenendoci compagnia. Ciro mi lascia, deve rifare la strada al contrario... Ma per un po´ rido ancora pensando ai suoi racconti. Meno 18. Si sale ancora, i miei vicini camminano tutti, per fortuna. Asfalto, e macchine. Qualche km di leggera discesa, poca salita. Penso che non è così faticoso, davvero. Poi, all´improvviso, un pensiero che arriva da non so dove, chissà a quanti di voi succede. "Ma se sono arrivata in auto, perché devo arrivarci a piedi? E DI CORSA??!" Mi viene da ridere, perché penso che se ci ragiono sopra, è finita. Mi siedo e faccio l´autostop. Poi mi rispondo in automatico, ed il pensiero è "perché mi piace un sacco!" Meno 10. È finita, dai, mi rallegro. Guardo l´ora, mal che vada chiudo a 3h15´. Meno 9. Mi prende un po´ di sconforto: il cartello è in cima ad una collinetta, il cielo si è fatto grigio, nessuno davanti e dietro. Per un istante mi sento sola. Meno 8. Che fatica. Inizio ad essere stanca, mi fanno male le gambe, ho meno energia. Mastico il mio gel e penso a Popeye con gli spinaci, magari funziona. Ha funzionato, meno 7, è fatta. Meno 6 ultimo ristoro, ho ancora la mia carta magica, la mia beta alanina, mi scioglie un po´ le gambe e poi ho ancora 4km di discesa prima dell´ultima salita. Chiudo gli occhi, mi lascio andare. Ho superato qualcuno e siamo circa in fila con altri 4. Mi concentro sul colore delle loro maglie e sulla loro andatura. Verde, rosso, rossi con nomi gialli. Il rosso supera il verde. Gioco alla telecronaca. Forse il verde lo conosco, sta rallentando. Lo superano anche i due rossinomegiallo. I rossi vanno, non li vedo più. La discesa finisce, passiamo una rotonda in cui dobbiamo intuire la strada. Prendo il verde, è Nicola, sono contenta di fare l´ultimo tratto con lui. In strada c´è molto traffico: è l´ingresso di San Gimignano e sono le 12, nessuna transenna, nessun vigilie. Per attraversare ci sbracciamo, sperando nella pietà delle macchine. Ultimo km, si corricchia e si cammina. Nicola ha i crampi. Ingresso nelle mura, la salita si impenna, ma almeno qualcuno applaude e accenniamo gli ultimi passi di corsa. Ci incitano soprattutto i turisti, o quelli che hanno già finito e tornano a casa. Sorrido, penso "ce l´ho fatta, dai non è stata così dura". Sono molto, molto felice. Nicola soffre stoicamente in silenzio ma riesce a dirmi "siamo sotto le 3 ore", sono incredula e ancora più felice e riusciamo a passare il traguardo in 2h56´43" correndo. C´è mio marito all´arrivo, questo mi emoziona ancora di più e soprattutto abbiamo una foto, altrimenti non avremmo niente!
Baci e abbracci con gli amici già arrivati, grandi sorrisi e pacche sulle spalle. Niente medaglia...
Pazienza, il momento è troppo bello!
Ora è tempo di una doccia e del panpepato!!
Fonte: Cristiana Cettuzzi
E capita che tu chieda anche consigli a chi l´ha fatta, se ne vale la pena, ma tanto ormai il tuo cervello legge solo quelle 3 parole. Cos´altro può importare? L´organizzazione inesistente? La strada non chiusa al traffico che nell´ingresso a San Gimignano rischi una rissa ogni mezzo chilometro? L´assenza di premiazioni, di un ristoro finale degno di tal nome (ahhhh le 3province mi hanno viziata!) e soprattutto NIENTE MEDAGLIA?? Cosa attacco adesso al muro, la bottiglia di vino dell´arrivo??
Ma apriamo una parentesi sulla medaglia. Da "rumours" so che gli iscritti erano 224. Ora, non ho idea del costo di una medaglia, ma vorrai pigliare dei bimbi delle elementari e fargliele ritagliare nel cartone con un loro messaggio?? Io ne sarei stata felicissima. Invece nulla, arrivi e ciao, niente fotografi sul percorso (forse all´arrivo ma non ne sono certa), niente medaglia, o un foglio di carta per la presenza... Eppure delle foto belle fatte in queste due meravigliose cittadine, le avrei anche acquistate volentieri.
Ma torniamo al prima. Perché poi la corsa è magica di per sé, per la bellezza assoluta di questi due borghi medievali, davvero fra i più belli al mondo, per il percorso divertente senza un metro di pianura, con una salita abbastanza ripida da non sentirti in colpa se cammini ed una lunga discesa, per l´arrivo applaudito all´ingresso delle mura dai turisti stranieri, per la sensazione di stare attraversando una lunghissima cartolina...
Prima di partire vedo alcune facce amiche, ma troppa, troppa gente che corre sul serio. Mi guardo attorno spaurita, cerco qualche viso più rilassato, con un approccio "cerchiamo di arrivare in fondo". Non c´è. Ma poi, regalo inaspettato, spunta Ciruzzo, che non si è iscritto ma corre per una decina di km. Lo farà con me (al rallentatore quindi) accompagnandomi per un bel pezzo e raccontandomi la solita serie di aneddoti divertentissimi! Penso che, finché riesco a ridere, non sono poi così stanca. Mi dispiace traumatizzarlo con la mia podistica mancanza di allenamento: "quindi tu non corri dalla domenica scorsa?" "No, come al solito..." "Che SHChifo!!". Ed io rido un sacco...
Nella disorganizzazione della partenza, a un certo punto, mentre siamo letteralmente sparsi per la piazza, senza una start line, senza una direzione da seguire, tutti si mettono a correre verso una strada. Ma, no, non siamo partiti, ci stiamo mettendo in fila. Io e Ciro arriviamo quasi ultimi e finiamo in primissima linea, dietro al vincitore! Bang, si parte!! In discesa, a rotta di collo, come bimbi in fuga alla campanella della scuola. Io ho puntato la mia TATTICA DI GARA (?!) sul portarmi avanti in discesa, invece ci superano praticamente tutti... Percorriamo i primi ( presunti, ma forse erano 3,8) 5km in 12 minuti, eppure siamo quasi in fondo al serpentone! La discesa è lunga, impegnativa, con i tornanti, ma comporta poca fatica. Quando finisce, mancano circa 22 km all´arrivo. Si passa allo sterrato, una splendida strada fra campi e boschi. Qui è impegnativo, io penso che lo scopo è solo arrivare in fondo e cammino senza vergogna. Mi giro a controllare se c´è ancora qualcuno dietro, non sono molti, ma mi rassicura vederli. Vorrei arrivare, ma non ultima, dai!! Il panorama è bellissimo, con un clima perfetto e le nuvole in cielo che cambiano continuamente disegno, tenendoci compagnia. Ciro mi lascia, deve rifare la strada al contrario... Ma per un po´ rido ancora pensando ai suoi racconti. Meno 18. Si sale ancora, i miei vicini camminano tutti, per fortuna. Asfalto, e macchine. Qualche km di leggera discesa, poca salita. Penso che non è così faticoso, davvero. Poi, all´improvviso, un pensiero che arriva da non so dove, chissà a quanti di voi succede. "Ma se sono arrivata in auto, perché devo arrivarci a piedi? E DI CORSA??!" Mi viene da ridere, perché penso che se ci ragiono sopra, è finita. Mi siedo e faccio l´autostop. Poi mi rispondo in automatico, ed il pensiero è "perché mi piace un sacco!" Meno 10. È finita, dai, mi rallegro. Guardo l´ora, mal che vada chiudo a 3h15´. Meno 9. Mi prende un po´ di sconforto: il cartello è in cima ad una collinetta, il cielo si è fatto grigio, nessuno davanti e dietro. Per un istante mi sento sola. Meno 8. Che fatica. Inizio ad essere stanca, mi fanno male le gambe, ho meno energia. Mastico il mio gel e penso a Popeye con gli spinaci, magari funziona. Ha funzionato, meno 7, è fatta. Meno 6 ultimo ristoro, ho ancora la mia carta magica, la mia beta alanina, mi scioglie un po´ le gambe e poi ho ancora 4km di discesa prima dell´ultima salita. Chiudo gli occhi, mi lascio andare. Ho superato qualcuno e siamo circa in fila con altri 4. Mi concentro sul colore delle loro maglie e sulla loro andatura. Verde, rosso, rossi con nomi gialli. Il rosso supera il verde. Gioco alla telecronaca. Forse il verde lo conosco, sta rallentando. Lo superano anche i due rossinomegiallo. I rossi vanno, non li vedo più. La discesa finisce, passiamo una rotonda in cui dobbiamo intuire la strada. Prendo il verde, è Nicola, sono contenta di fare l´ultimo tratto con lui. In strada c´è molto traffico: è l´ingresso di San Gimignano e sono le 12, nessuna transenna, nessun vigilie. Per attraversare ci sbracciamo, sperando nella pietà delle macchine. Ultimo km, si corricchia e si cammina. Nicola ha i crampi. Ingresso nelle mura, la salita si impenna, ma almeno qualcuno applaude e accenniamo gli ultimi passi di corsa. Ci incitano soprattutto i turisti, o quelli che hanno già finito e tornano a casa. Sorrido, penso "ce l´ho fatta, dai non è stata così dura". Sono molto, molto felice. Nicola soffre stoicamente in silenzio ma riesce a dirmi "siamo sotto le 3 ore", sono incredula e ancora più felice e riusciamo a passare il traguardo in 2h56´43" correndo. C´è mio marito all´arrivo, questo mi emoziona ancora di più e soprattutto abbiamo una foto, altrimenti non avremmo niente!
Baci e abbracci con gli amici già arrivati, grandi sorrisi e pacche sulle spalle. Niente medaglia...
Pazienza, il momento è troppo bello!
Ora è tempo di una doccia e del panpepato!!
Fonte: Cristiana Cettuzzi