UltrApuana e Trail di Camaiore (edizione Zero): spettacolare!
19-10-2016 17:01 - Mondo Trail, Ultra, Sky ed Extreme!
Qualche mese fa Federico mi invita a questa edizione zero. E´ la prima volta che vengo invitato ad un evento del genere e ne sono molto incuriosito.
Passano i giorni e finalmente si stabilisce data e orario di ritrovo. 16 ottobre alle 7 circa a Camaiore.
Saremo una trentina. Divisi in tre gruppi per la lunga e un gruppo unico per il percorso corto di 21 km circa.
Federico mi consiglia di unirmi al gruppo 2 guidato da Francesco.
Alle 8 circa di parte da Candalla. E subito il sentiero sale. In breve arriviamo a Casoli e da li prendiamo per la Polla. Il sentiero spiana e segue la costa del monte, tutto sotto bosco, come piace a me, un po in saliscendi. In alcuni tratti gli alberi ti lasciano vedere il panorama sottostante, la distesa di mare tra Viareggio e La Spezia....uno spettacolo. Poi all´improvviso il sentiero diventa un muro, in poco più di 2,5 km ti spari 650 metri di dislivello positivo. A me queste situazioni piacciono da matti, tutti smettono di correre e si sale di pura potenza, i muscoli bruciano dal dolore, il cuore sale di pulsazioni, i polmoni chiedono pietà´. Nonostante questo Cinzia(http://statistik.d-u-v.org/getresultperson.php?runner=133511) e Francesco, chiacchierano tranquillamente di Ultra Trail, come se fossero in pianura a passeggio. Alla fine della salita siamo sul monte Gabberi e ci aspetta un paesaggio stupendo. Il gruppo delle Panie da un lato e il mare con le sue città sull´altro.
Ripartiamo dopo una breve sosta per fare due foto. Breve discesa sul sentiero 107 che ci porta a San Rocchino da li a Foce Grattaculo sul sentiero 121, tutto in sotto bosco fino ad arrivare al Rifugio Forte dei Marmi, dove troviamo il primo e unico ristoro al km 14 circa. Un fantastico tavolo imbandito di ogni ben di Dio, sembra di essere ad un matrimonio. Breve sosta, e ripartiamo sempre sul 121 passando sotto Monte Nona, Monte Procinto e le Bimbe. Qui al km16 altro strappo di 200 metri in un chilometro e mezzo fino a Foce delle Porchette. Imbocchiamo il sentiero 109 ce ci riporta in direzione sud verso il rifugio Alto Matanna, dove appena prima imbocchiamo la via che ci porterà sul Monte Matanna a 1300 metri circa. Altra salita molto dura. Breve sosta, e poi di nuovo giù sul sentiero di costa, molto tecnico e roccioso. Cascare qui vuol dire farsi molto male. Il paesaggio e´ meraviglioso. Da un lato sempre il mare e dall´altro abbiamo gli Appennini in lontananza e sempre la Pania della Croce a sorvegliarci.
Arrivati a Foce del Pallone prendiamo il sentiero 101, molto corribile e in mezzo ai prati, fino a Focetta di San Vincenzo. Da qui saliamo sul Monte Prana e ci spariamo un vertical di 250 metri in poco più di un km.
Altra sosta foto/panoramica. Da un lato il sempre presente mare, a sud si vedono anche i Monti Pisani.
A questo punto inizia la discesa che ci riporterà a Candalla. Il primo tratto e´ veramente difficile ed esposto. Scendiamo lungo un pratone, non ancora completamente asciutto dalle piogge dei giorni scorsi. Si scivola. Cascare qui vuol dire ruzzolare per almeno 100 metri. Affrontiamo la discesa con molta attenzione e calma. Purtroppo da dove siamo ora per rientrare dobbiamo per forza fare un pezzo di strada cementata fin quasi a Metato. Appena prima del paese imbocchiamo un sentiero non segnato nel sotto bosco su pietre scivolosissime e in discesa. Qui mi ingarello con Jessica Perna (http://iltirreno.gelocal.it/.../jessica-dalla-sala-parto-al-t...). Non sono riuscito a stagli dietro, boia come va.
Arriviamo di nuovo a Casoli e rifacciamo al contrario un km del percorso fatto la mattina. Chiudiamo questo meraviglioso giro in 7 ore. Prendiamo la macchina e ci portiamo all´Ostello del Pellegrino a Camaiore dove facciamo una breve doccia e un grandissimo terzo tempo.
la traccia https://connect.garmin.com/modern/activity/1409307987
Ringrazio tutti per la bellissima giornata, in particolar modo chi ha organizzato il tutto.
Fonte: Pietro Leoncini
Passano i giorni e finalmente si stabilisce data e orario di ritrovo. 16 ottobre alle 7 circa a Camaiore.
Saremo una trentina. Divisi in tre gruppi per la lunga e un gruppo unico per il percorso corto di 21 km circa.
Federico mi consiglia di unirmi al gruppo 2 guidato da Francesco.
Alle 8 circa di parte da Candalla. E subito il sentiero sale. In breve arriviamo a Casoli e da li prendiamo per la Polla. Il sentiero spiana e segue la costa del monte, tutto sotto bosco, come piace a me, un po in saliscendi. In alcuni tratti gli alberi ti lasciano vedere il panorama sottostante, la distesa di mare tra Viareggio e La Spezia....uno spettacolo. Poi all´improvviso il sentiero diventa un muro, in poco più di 2,5 km ti spari 650 metri di dislivello positivo. A me queste situazioni piacciono da matti, tutti smettono di correre e si sale di pura potenza, i muscoli bruciano dal dolore, il cuore sale di pulsazioni, i polmoni chiedono pietà´. Nonostante questo Cinzia(http://statistik.d-u-v.org/getresultperson.php?runner=133511) e Francesco, chiacchierano tranquillamente di Ultra Trail, come se fossero in pianura a passeggio. Alla fine della salita siamo sul monte Gabberi e ci aspetta un paesaggio stupendo. Il gruppo delle Panie da un lato e il mare con le sue città sull´altro.
Ripartiamo dopo una breve sosta per fare due foto. Breve discesa sul sentiero 107 che ci porta a San Rocchino da li a Foce Grattaculo sul sentiero 121, tutto in sotto bosco fino ad arrivare al Rifugio Forte dei Marmi, dove troviamo il primo e unico ristoro al km 14 circa. Un fantastico tavolo imbandito di ogni ben di Dio, sembra di essere ad un matrimonio. Breve sosta, e ripartiamo sempre sul 121 passando sotto Monte Nona, Monte Procinto e le Bimbe. Qui al km16 altro strappo di 200 metri in un chilometro e mezzo fino a Foce delle Porchette. Imbocchiamo il sentiero 109 ce ci riporta in direzione sud verso il rifugio Alto Matanna, dove appena prima imbocchiamo la via che ci porterà sul Monte Matanna a 1300 metri circa. Altra salita molto dura. Breve sosta, e poi di nuovo giù sul sentiero di costa, molto tecnico e roccioso. Cascare qui vuol dire farsi molto male. Il paesaggio e´ meraviglioso. Da un lato sempre il mare e dall´altro abbiamo gli Appennini in lontananza e sempre la Pania della Croce a sorvegliarci.
Arrivati a Foce del Pallone prendiamo il sentiero 101, molto corribile e in mezzo ai prati, fino a Focetta di San Vincenzo. Da qui saliamo sul Monte Prana e ci spariamo un vertical di 250 metri in poco più di un km.
Altra sosta foto/panoramica. Da un lato il sempre presente mare, a sud si vedono anche i Monti Pisani.
A questo punto inizia la discesa che ci riporterà a Candalla. Il primo tratto e´ veramente difficile ed esposto. Scendiamo lungo un pratone, non ancora completamente asciutto dalle piogge dei giorni scorsi. Si scivola. Cascare qui vuol dire ruzzolare per almeno 100 metri. Affrontiamo la discesa con molta attenzione e calma. Purtroppo da dove siamo ora per rientrare dobbiamo per forza fare un pezzo di strada cementata fin quasi a Metato. Appena prima del paese imbocchiamo un sentiero non segnato nel sotto bosco su pietre scivolosissime e in discesa. Qui mi ingarello con Jessica Perna (http://iltirreno.gelocal.it/.../jessica-dalla-sala-parto-al-t...). Non sono riuscito a stagli dietro, boia come va.
Arriviamo di nuovo a Casoli e rifacciamo al contrario un km del percorso fatto la mattina. Chiudiamo questo meraviglioso giro in 7 ore. Prendiamo la macchina e ci portiamo all´Ostello del Pellegrino a Camaiore dove facciamo una breve doccia e un grandissimo terzo tempo.
la traccia https://connect.garmin.com/modern/activity/1409307987
Ringrazio tutti per la bellissima giornata, in particolar modo chi ha organizzato il tutto.
Fonte: Pietro Leoncini