Ufficiale e Gentiluomo
05-03-2016 22:04 - Eventi organizzati e/o co-organizzati
Archiviata la XIa edizione del Vega a 40 anni di distanza dal disastro aereo.
Acqua, acqua, acqua, ma, mentre rimuovevo i tondini di ferro e accantonavo le transenne, alla fine della gara, meditavo, che per onorare la memoria di quei ragazzi, potrebbe anche riaffacciarsi il diluvio biblico. Vorrei e vorrò essere lì, a dire bravi a tutti, a consegnare medaglie, ad imprecare, con gioia a incorniciare il sacrificio.
A impreziosire questo mio brevissimo intervento, allego una foto, una sola. Ignaro, spaesato, inconsapevole, un ragazzo di oggi, osserva il giaciglio dei ragazzi di ieri. Un allievo ufficiale, omaggia altri allievi ancora in procinto di, en train de, come direbbero i francesi, di apporre sulla divisa il grado conquistato.
Attesa immane, greve di dolore e di sofferenza,attesa ormai infinita.
Sulla linea del traguardo, volti distrutti, occhi lucidi, sorrisi, tutto bene, quasi tutto bene.
Sulla rampa finale, verso metà gara, un quintetto, tre ragazze e due ragazzi, tutti in maglia verde, tutti allievi ufficiali dell´Accademia Navale. Rampa finale, ultimi 10 metri.
Sgomitare, spostare le compagne di corso, beffarsi del loro passo stanco, deriderle per essere riusciti a sopravanzarle, gioire di aver scalato la classifica dal trecentesimo al duecentonovantottesimo posto.....
Non gli volevo dare la medaglia, li ho rimproverati, li avrei pure schiaffeggiati.
Ho cercato di consolare le bimbe, anagraficamente figlie, rincuorandole per quanto possibile nel girone infernale del fango e del vento.
Morta la cavalleria, l´educazione, l´onore? La strada per diventare ufficiale e pure gentiluomo è ancora lunga.
Per qualcuno decisamente più lunga che per altri.
A margine, ma col cuore, un grazie ai miei compagni di scuderia, in basso come in alto, ai ristori o alla segreteria, tutti tasselli, tessere di un puzle più grande di noi, di cui spesso ci sfuggono i contorni. Senza di voi, anche questa lezione di vita, oggi, non sarebbe stata realizzabile.
E di questo, vi ringrazio.
Sergio
Fonte: Sercostanzo
Massimo 05-03-2017
Grazie di cuore...
Sergio.. grazie a te e a tutti i tuoi compagni di scuderia come li chiami te....e ricordati che ufficiali si può diventare, ma gentiluomini si nasce. Mi piace la corsa proprio perché ognuno vince la propria classifica e anche l'ultimo vince su se stesso come sempre faccio io e mai dobbiamo deridere gli ultimi nella corsa come nella vita...un abbraccio Massimo
franco 05-03-2017
grazie a tutti
Tra i ragazzi del Vega 10 c'era anche il mio compagno di liceo, Luca. Per la prima volta a 61 anni ho fatto una gara tutta in salita, a 40 anni dal giorno più brutto della mia vita.L'emozione e la gioia che ho provato è indiscrivibile e fino a che mi reggeranno le gambe verrò a correrla tutti gli anni. Il Serra non fa sconti, bisogna faticare molto per sconfiggerlo, ma io sono già pronto per il prossimo anno. Un grazie a chi organizza e sponsorizza una gara che onora le giovani vite che non dimenticheremo mai.