TMP 2015 a bocce ferme!
16-03-2015 12:01 - Trail dei Monti Pisani e Vertical Faeta
La prima edizione del TMP è andata, ormai può essere archiviata come primo trail organizzato dal Prrc insieme alle centinaia di fotografie, medaglie, boccali di birra (ormai vuoti), messaggi, magliette, nastri, block notes e tutto il materiale che rimarrà fisicamente dentro le nostre case e dentro i nostri computer a memoria di quello che hanno rappresentato questi ultimi due giorni di organizzazione e di gara.
Non tutto però può essere archiviato, né salvato su un hard disk, appeso al muro o esposto nella vetrina di una bacheca: lo sforzo e l´impegno degli organizzatori, il tempo dedicato dai volontari, il sudore dei partecipanti, e le emozioni che ciascuno di noi ha provato non sono certo documenti o immagini che possono essere masterizzati su un dvd, una pennetta o qualsiasi altro supporto da infilare in un lettore tra uno, due o dieci anni per rivivere questi indimenticabili giorni. Ciò che ci lascia questa esperienza resta dentro di noi ed è per ciascuno di noi differente, ma proprio per questo diventa importante condividerla con gli altri affinché acquisisca l´importanza che merita.
Provo quindi ad esprime con le parole, per quanto sia difficile, quello che mi è rimasto alla fine di questo evento che mi ha coinvolta negli ultimi mesi, anche se indirettamente, in qualità di amica e compagna di corsa di alcuni organizzatori.
L´emozione che in questo momento è più forte è la gratitudine: voglio dire, anzi gridare i miei complimenti prima di tutto ad Andrea, Francesco, Sergio, Simone (in ordine rigorosamente alfabetico) e ovviamente a tutti gli altri che hanno dato il proprio contributo per l´organizzazione di questo trail, prima, durante e dopo la gara: gli forzi, le ore di sonno, le tensioni accumulate in questi ultimi mesi sono sicuramente state ripagate dalla riuscita di questa giornata, dalla soddisfazione di tutti quelli che hanno tagliato il traguardo, dalle loro espressioni di gratitudine che prevalevano sullo sfinimento nel momento in cui hanno avuto al collo la medaglia. Sono sicura che questo sarà di stimolo per continuare questa avventura anche nei prossimi anni e cercare di diffondere la cultura e il messaggio che accompagna questo tipo di corse.
Dopo i ringraziamenti istituzionali e doverosi, quelli personali e specifici, perché questa esperienza mi ha trasmesso emozioni e sensazioni che rimarranno sempre con me. Ovviamente non parlo di ciò che è avvenuto lo scorso week end (conclusasi con il servizio Fine Corsa con le compagne di squadra Valentina e Viviana), ma di tutto quello che è successo nei mesi che lo hanno preceduto, a partire dalla prima uscita "di prova" che ha fatto scoccare la scintilla tra me e il trail.
Prima di tutto mi ha fatto conoscere il monte pisano che è un mondo incredibile, appena fuori l´uscio di casa mia, nel quale mi sento a mio agio: sono riemerse emozioni e sensazioni che negli ultimi anni erano state soffocate dalla quotidianità e dai ritmi frenetici che ti impone l´epoca in cui stiamo vivendo. La curiosità nella ricerca di nuovi sentieri, l´entusiasmo per la scoperta di nuovi collegamenti tra una parte e l´altra dei nostri monti sono andate di pari passo, senza quasi che me ne accorgessi, con la curiosità e l´entusiasmo di scoprire una nuova parte di me stessa, più attenta alle cose, ai luoghi e alle persone che mi circondano.
Poi mi ha dato l´opportunità di conoscere una nuova filosofia di corsa, dove non conta più né l´orologio, né il tempo che ci metti a fare un determinato tratto e se era più o meno della volta precedente: quello che conta è il benessere che ne ricavi, sia mentre corri sia quando scendi dal monte, ti togli le scarpe da corsa e torni ad affrontare la vita di tutti i giorni.
Infine mi ha dato l´opportunità di conoscere persone meravigliose che hanno contribuito ad arricchire la mia esperienza di corsa e non solo, per quello che ho imparato stando con loro e per le emozioni che abbiamo vissuto condividendo alcuni momenti dell´organizzazione di questa corsa.
Quindi il mio grazie di cuore va a Sergio, che è uno dei genitori di questo trail, a Letizia e Simone che sono stati i miei principali compagni di corsa in questi ultimi mesi e al nostro guru Francesco, l´altro genitore, che ha messo il suo tempo e tutta la sua esperienza a disposizione e ci ha accompagnato con pazienza per i sentieri a noi sconosciuti del monte pisano.
TMP: da qui si parte e poco importa dove si arriva perché ciò che conta è il Viaggio (cit.) e per me soprattutto la possibilità di poterlo condividere con voi.
Fonte: Chiara Calvani
Non tutto però può essere archiviato, né salvato su un hard disk, appeso al muro o esposto nella vetrina di una bacheca: lo sforzo e l´impegno degli organizzatori, il tempo dedicato dai volontari, il sudore dei partecipanti, e le emozioni che ciascuno di noi ha provato non sono certo documenti o immagini che possono essere masterizzati su un dvd, una pennetta o qualsiasi altro supporto da infilare in un lettore tra uno, due o dieci anni per rivivere questi indimenticabili giorni. Ciò che ci lascia questa esperienza resta dentro di noi ed è per ciascuno di noi differente, ma proprio per questo diventa importante condividerla con gli altri affinché acquisisca l´importanza che merita.
Provo quindi ad esprime con le parole, per quanto sia difficile, quello che mi è rimasto alla fine di questo evento che mi ha coinvolta negli ultimi mesi, anche se indirettamente, in qualità di amica e compagna di corsa di alcuni organizzatori.
L´emozione che in questo momento è più forte è la gratitudine: voglio dire, anzi gridare i miei complimenti prima di tutto ad Andrea, Francesco, Sergio, Simone (in ordine rigorosamente alfabetico) e ovviamente a tutti gli altri che hanno dato il proprio contributo per l´organizzazione di questo trail, prima, durante e dopo la gara: gli forzi, le ore di sonno, le tensioni accumulate in questi ultimi mesi sono sicuramente state ripagate dalla riuscita di questa giornata, dalla soddisfazione di tutti quelli che hanno tagliato il traguardo, dalle loro espressioni di gratitudine che prevalevano sullo sfinimento nel momento in cui hanno avuto al collo la medaglia. Sono sicura che questo sarà di stimolo per continuare questa avventura anche nei prossimi anni e cercare di diffondere la cultura e il messaggio che accompagna questo tipo di corse.
Dopo i ringraziamenti istituzionali e doverosi, quelli personali e specifici, perché questa esperienza mi ha trasmesso emozioni e sensazioni che rimarranno sempre con me. Ovviamente non parlo di ciò che è avvenuto lo scorso week end (conclusasi con il servizio Fine Corsa con le compagne di squadra Valentina e Viviana), ma di tutto quello che è successo nei mesi che lo hanno preceduto, a partire dalla prima uscita "di prova" che ha fatto scoccare la scintilla tra me e il trail.
Prima di tutto mi ha fatto conoscere il monte pisano che è un mondo incredibile, appena fuori l´uscio di casa mia, nel quale mi sento a mio agio: sono riemerse emozioni e sensazioni che negli ultimi anni erano state soffocate dalla quotidianità e dai ritmi frenetici che ti impone l´epoca in cui stiamo vivendo. La curiosità nella ricerca di nuovi sentieri, l´entusiasmo per la scoperta di nuovi collegamenti tra una parte e l´altra dei nostri monti sono andate di pari passo, senza quasi che me ne accorgessi, con la curiosità e l´entusiasmo di scoprire una nuova parte di me stessa, più attenta alle cose, ai luoghi e alle persone che mi circondano.
Poi mi ha dato l´opportunità di conoscere una nuova filosofia di corsa, dove non conta più né l´orologio, né il tempo che ci metti a fare un determinato tratto e se era più o meno della volta precedente: quello che conta è il benessere che ne ricavi, sia mentre corri sia quando scendi dal monte, ti togli le scarpe da corsa e torni ad affrontare la vita di tutti i giorni.
Infine mi ha dato l´opportunità di conoscere persone meravigliose che hanno contribuito ad arricchire la mia esperienza di corsa e non solo, per quello che ho imparato stando con loro e per le emozioni che abbiamo vissuto condividendo alcuni momenti dell´organizzazione di questa corsa.
Quindi il mio grazie di cuore va a Sergio, che è uno dei genitori di questo trail, a Letizia e Simone che sono stati i miei principali compagni di corsa in questi ultimi mesi e al nostro guru Francesco, l´altro genitore, che ha messo il suo tempo e tutta la sua esperienza a disposizione e ci ha accompagnato con pazienza per i sentieri a noi sconosciuti del monte pisano.
TMP: da qui si parte e poco importa dove si arriva perché ciò che conta è il Viaggio (cit.) e per me soprattutto la possibilità di poterlo condividere con voi.
Fonte: Chiara Calvani
Sercostanzo 17-03-2015
Genitore...
Genitore.. è un parolone ognuno di noi ha portato un contributo. Mi fanno sorridere i compagni di Team che di ritorno dai ristori o dagli incroci, ci dicevano : Bravi voi dell'organizzazione...
L'organizzazione è stata resa possibile solo e soltanto grazie al contributo di ognuno di voi... Non esiste un noi e un voi...
Poi, da un po' di tempo ormai scrivo sempre Trail con la lettera maiuscola.
E' un plusvalore che intendo dare a quello che considero essere un momento emozionale istruttivo ed unico ogni volta che esci e attacchi la salita.
Noto con estremo piacere, che Chiara ha scritto Viaggio maiuscolo. Vi sembrerà sciocco, ma l'attribuzione del valore passa anche attraverso questi istintivi refusi ortografici. L'augurio per tutti o almeno per molti, che questo viaggio nel mondo del trail... diventi un Viaggio nel mondo del Trail.