Francesco fa il selfie con Giulio
Pochi giorni al Tor des Geants
01-09-2014 17:06 - Mondo Trail, Ultra, Sky ed Extreme!
Sconsolato guardo la mia posizione sulla "lista di attesa" per il ripescaggio al Tor des Geants. Sessantanovesimo!
Il nulla!
Una stagione passata così ....
Tra acciacchi e sogni rimasti tali...
Ok! Fine lamentamenti!
Dopo tutto ho passato quasi un mese tra le montagne valdostane a scorrazzare in lungo e in largo in compagnia di varie persone (i miei figli, Lorenza, Giulio, il Peo...) soprattutto Giulio Fascetti!
Giulio è lì per il "Tor" da due mesi, sale, scende, gira solo e in compagnia.
Ogni giorno un po´ più forte, ma sempre più consapevole.
Sempre più preoccupato.
Già, il Tor ... che parlarne è, per me, imbarazzante!
Il Tor e´ soprattutto una sensazione ...
Fatta di rumori di passi, vento, respiro, freddo, fatica, dolore, sonno, colori, emozioni....
Ma anche paura, pioggia, neve, .... e lacrime.
E´ fatto di pensieri sospesi in un tempo immobile ... In uno spazio impercettibile.
Il Tor e´ un "esperimento" su se stessi! Si, è soprattutto un esperimento fatto per persone piene di curiosità, quale quella di accettare il viaggio qualunque esso sia ...(ed alla fine e´ questo l´unico vero consiglio che do a Giulio).
Non si può raccontare questa esperienza. Non si può dire: "fai così", "fermati lì", "dormi la!" ....
Vai piano o vai forte....
A pochi giorni dalla partenza tutti i dettagli sono ormai immagazzinati e la mente vaga inquieta alla ricerca di soluzioni, di certezze, capaci di risolvere le innumerevoli domande...
Se dovessi pensare a una persona capace in questa prova, sicuramente penserei a Giulio.
Forte e determinato, motivato con quel giusto distacco che contraddistingue le persone intelligenti, che sentono prima di tutto l´importanza e il privilegio di vivere un´esperienza che va ampiamente al di là di un evento sportivo e che diventa motivo di approfondimento della cultura alpina (e delle popolazioni valdostane) oltre che al legame istintivo che ci lega ad esse.
Una ricerca di semplicità di essenzialità, uno spazio breve ed eterno completamente spogliato di ogni superfluo ... Il nocciolo di se stessi ....
Vai Giulio buon viaggio e credi in te.
Comunque vada sei già un vincitore.
Fonte: Francesco Bellinvia
Il nulla!
Una stagione passata così ....
Tra acciacchi e sogni rimasti tali...
Ok! Fine lamentamenti!
Dopo tutto ho passato quasi un mese tra le montagne valdostane a scorrazzare in lungo e in largo in compagnia di varie persone (i miei figli, Lorenza, Giulio, il Peo...) soprattutto Giulio Fascetti!
Giulio è lì per il "Tor" da due mesi, sale, scende, gira solo e in compagnia.
Ogni giorno un po´ più forte, ma sempre più consapevole.
Sempre più preoccupato.
Già, il Tor ... che parlarne è, per me, imbarazzante!
Il Tor e´ soprattutto una sensazione ...
Fatta di rumori di passi, vento, respiro, freddo, fatica, dolore, sonno, colori, emozioni....
Ma anche paura, pioggia, neve, .... e lacrime.
E´ fatto di pensieri sospesi in un tempo immobile ... In uno spazio impercettibile.
Il Tor e´ un "esperimento" su se stessi! Si, è soprattutto un esperimento fatto per persone piene di curiosità, quale quella di accettare il viaggio qualunque esso sia ...(ed alla fine e´ questo l´unico vero consiglio che do a Giulio).
Non si può raccontare questa esperienza. Non si può dire: "fai così", "fermati lì", "dormi la!" ....
Vai piano o vai forte....
A pochi giorni dalla partenza tutti i dettagli sono ormai immagazzinati e la mente vaga inquieta alla ricerca di soluzioni, di certezze, capaci di risolvere le innumerevoli domande...
Se dovessi pensare a una persona capace in questa prova, sicuramente penserei a Giulio.
Forte e determinato, motivato con quel giusto distacco che contraddistingue le persone intelligenti, che sentono prima di tutto l´importanza e il privilegio di vivere un´esperienza che va ampiamente al di là di un evento sportivo e che diventa motivo di approfondimento della cultura alpina (e delle popolazioni valdostane) oltre che al legame istintivo che ci lega ad esse.
Una ricerca di semplicità di essenzialità, uno spazio breve ed eterno completamente spogliato di ogni superfluo ... Il nocciolo di se stessi ....
Vai Giulio buon viaggio e credi in te.
Comunque vada sei già un vincitore.
Fonte: Francesco Bellinvia
Sercostanzo 03-09-2014
UmiltÃ
Mi sono sempre parametrato su di me, come fan tutti, del resto. Tizio è più alto di me (ci vuol poco) quello è più simpatico, quello è meno bello, quello è più forte...
Quando penso a Giulio, avendolo sott´occhio in palestra di arrampicata e anche in varie occasioni a correre, i paragoni si azzerano. Giulio è tanto forte come atleta, quanto determinato come uomo e, soprattutto, quanto umile come persona. Giulio accetta consigli (e non ne avrebbe bisogno), Giulio ti ascolta se parli.Avere avuto un mentore come Francesco gli è stato di sicuro aiuto, ma lassù, Giulio, sarà solo con Giulio e saprà ascoltarsi, confrontarsi, sacrificarsi, con l´impegno e l´umiltà che lo caratterizzano. Potremo seguire la sua gara in diretta, inserendo il codice del suo tracciato satellitare, in un tazebao internettiano che poi vi faremo conoscere. Sarà solo, ma noi gli saremo comunque vicini. E lui, lo sa.