Lucca Half Marathon: si riparte da qui?!?
04-05-2014 22:22 - Eventi a cui partecipiamo
Non sto a rovistare nella memoria per ricordare che i mie dolori e malanni risalgono dall´inizio del 2004, ormai dieci anni fa, quando con 17 chili in meno e performance gratificanti, provai l´assalto alla discesa sotto le 3 ore in maratona di fatto complicandomi la vita e sbagliando pressochè tutto, a partire dalle scarpe che cambiavo raramente..... a differenza di oggi. Da allora solo problemi fisici ai tendini, polpacci fino al disastro (gennaio 2010) con un femore spappolato (compresa l´anca sinistra) da ricostruire al punto che sono per metà bullonato ed ormai un podistone bionico, al titanio.
Poi nuovi stimoli che queste splendide ragazze e splendidi ragazzi, quotidianamente, mi garantiscono per rimettermi in carreggiata. Ma il giorno di Natale, in san Rossore, nuovo stop per due mesi. Il polpaccio è lacerato e per giunta è la metà dell´altro. Un mese e mezzo di tecarterapia e potenziamento da Fisiokinetic (grazie Simone!!!!) ma anche due nuove avventure: quella del nuoto con il nostro corso ben condotto da Graziano (siamo in 28!) e quella con la bici da corsa, appena comprata seppur versione vintage (Bianchi).
Eppoi c´è il Criterium da affrontare perché neo-Veterano anche se con rari allenamenti, senza la preparazione adeguata (i benedetti fartlek e ripetute in salita, ahimè, le ho fatte fare agli altri), ma sempre utile per azzardare nella velocità e nelle sfide periodiche. Durante la settimana, se va bene, dimezzo qualche arrancata e da 10-11 km le trasformo in appuntamenti ludici da 5 o 6 km. di più non riesco. Poi alle Tre Province azzardo qualche 6 o al massimo 10 km, sempre corsicchiati con i miei 100 chilozzi, anzi 101 (secondo la bilancia, un mese fa).
Ma arriviamo all´incredibile: il 25 aprile, dopo essermi spappolato nell´organizzare la Strapazzata 2014, faccio il ´fine corsa´ per liberare compagni e compagne di squadra (e di altri team) dagli incroci. Correndo! Ed i primi 10 km sono andati. Poi il sabato a Marlia per i 10,5 km competitivi del Criterium. Ed al mio terzo appuntamento nel circuito mi metto dietro 5 veterani ed il Catarsi che stava facendo il furbetto da un po´ di settimane. Infine la domenica alla "Marcia delle Ville" dove corricchio 11 km e ne cammino 7. Totale: in tre giorni 32km di corsa ed almeno 7 di camminata. Ma senza dolori!!!!!!!!!!!!!!!!
Solitamente la tendinosi non operata mi avrebbe lanciato pessimi segnali. Ed invece .... Il potenziamento del nuoto e della bici sta funzionando e scarica laddove si dovrebbe il lavoro dello sport: i muscoli!! Ecco perché cerco sempre di farlo capire ai miei quanto sia importante la prima fase di ogni stagione!! Ma da lì a dire che avrei potuto fare la mezza di Lucca. Ma sono un romantico ottimista, e le ultime 7 maratone di New York lo testimoniavano già (corse con al massimo 12 o 16 km di lunghissimi ....) e mi iscrivo anch´io alla mezza. Siamo così tanti del gruppo e tra un mese c´è pure la gita per la Cortina-Dobbiaco e mi farà comunque bene questa nuova avventura.
Le mie ultime apparizioni alle mezze maratone sono lontane. L´ultima nel 2010, sette giorni dopo la maratona di New York del riscatto (esattamente 10 mesi dopo lo sbriciolamento del femore, quando finita l´avventura newyorchese mi riscattai al rientro in Italia scrivendo all´ospedale di Aosta che si poteva continuare a correre, pure una maratona e con 100 chili, nonostante la loro condanna. "La rimettiamo in sesto sugli sci, ma non correrà più maratone". Riscrivete i manuali di ortopedia, popò di brodi!!), a Livorno quando con la squadra (La Galla) ogni punto conquistato equivaleva alla vittoria di gruppo del Criterium. Ma sette giorni New York ... arrivai sesto dopo i keniani in 2h38´, peccato che loro avevano finito la maratona ed io la mezza con dei dolori preoccupanti all´anca (mi sarebbe venuta una borsite di lì a poco sopra il trocantere). Poi nel 2009 a Lammari con Norbertone e Paola e si chiuse in 1h49´. La terzultima risale al fallito tentativo (Pistoia 2004) di scendere sotto i 90 minuti quandi a tre km dall´arrivo il tendine mi presentò il conto ed a nulla valse l´aiuto della lepre personale Alessandro Matteucci, chiusi in 1h31 e spiccioli ma da lì cominciò il calvario che mi porto sotto i ferri nel 2007 a Milano dal De Ponti con anche la progettazione di nuovi plantari.
Ci infilo una non competitiva il giovedì di festa (1 maggio a Bientina) con 12 km per non arrivare stanco (anche se sparo due o tre ripetutine da 2 km) e mi presento con altre 20 mie aquile alla partenza, versione semi-camouflage. Comunque sia deve essere un divertimento. Non ho il ritmo da 5´40" per stare sotto le 2 ore, ma a conti fatti, tra esperienza, tecnica e testa, spero di stare sotto le 2h10.
Quartier Generale in Villa Bottini. Bella cosa davvero nel cuore del centro storico, a dimostrazionce che si possono coniugare esperienze ed emozioni diverse. Anche il ristoro finale sarà fatto qui, forse un pò limitato, visti i numeri (oltre 1300 iscritti) per l´uso dei bagni mentre la consegna delle borse è gestibile in uno scantinato.
Partenza: sulle mura ovviamente e qui siamo in tanti come tanti sono gli amici versione giallo fluo e camouflage dei Friends Running a partire dalle ´lepri´ per le quali mi sento un pò responsabile visto che li convinsi a fare il loro esordio a Pisa lo scorso dicembre ed il risultato, oggi, è esploso all´ennesima potenza. Ma solo perchè sono bravi loro.
Percorso: giro delle mura di 4km circa, giro esterno della città, di circa 5km più una puntura sui sampietrini di circa 2 km. In pratica da ripetere due volte. Percorso favoloso per me anche se le zone del centro mettono i podisti e la loro attenzione a dura prova. Ma è l´assistenza dentro e fuori che piace. Transenne messe al posto giusto, personale addetto ben attento ai passaggi dei podisti cercando di creare pochi disagi ai residenti senza far mancare i luoghi più caratteristici della città che resta uno spettacolo. E qui mi sovviene che anche i ragazzi di Lucca Marathon sono stati in qualche modo influenzati dal modus operandi del sottoscritto che è stato consigliere dell´associazione nei primi 3 anni, quelli più difficili della partenza sotto la presidenza di Alfredo Petroni che adesso ha un pò lasciato agli altri che sono grandi protagonisti.
I flash: sono quelli delle belle facce delle compagne e compagni di squadra. Le risate quando esco dalla macchina al parcheggi del CUS col pantaloncino camouflage (anticipato via whatsapp con tanto di ciabatte tedesce), la Valentina Zerilli con tanto di fascia da aquila wonderwoman e maglia brandizzata PisaRRC con il motto societario sulla schiena ("correre, liberi e fieri come le aquile!"), la fila in Villa Bottini per ritirare le maglie verdoline col Guerrini che sfida i tre keniani, Mirco che squadra le lepri delle 1h20´, il librone consegnato al Mancini dopo che già Valentina Damiani mi aveva abbracciato per il suo librone del 40ennale delle Tre Province, le foto della partenza e davanti ai wc chimici con cellulare del Giglia, il sorpasso ad un ciondolante ´aquilone´ (Dino), i ritiri contemporanei al km 12 della Paola Santoro e della Raffaella Menconi (galeotta la cena della sera precedente da Zenzero ...), lo spugnaggio (doppio però) delle neo-aqule Elisabetta e Liliana, la felicità scolpita in Guia prima e di coloro che avevano fatto il personale (da Giovanni a Massimo, da Chiara ad Angela, etc etc.).
La mia ´gara´: mentalmente ho suddiviso il percorso in tre fasi da 7km. La prima parte dovevo lasciare le gambe, la seconda era quella della risposta, la terza doveva essere del tracollo. In realtà i primi 7 km sono andati bene con tempi tra i 5´45 e 5´50´ a km (tranne il km del ristoro a 6´00). Gli altri 7 km mi hanno consentito di reggere bene visto che sono arrivato al km 14 per quanto potevo aver preparato l´evento su quel chilometraggio, sempre sotto i 6´, molto spesso attorno ai 5´55. Gli ultimi 7 km li pensavo abbondamente peggiori. L´ho iniziati suii 6/6.05 con il ristoro dove ho banchettato a suon di frutta in 6´30 ma quando ho rischiato di abbandonare di testa (6´15") è stata la sfida di Guia a destarmi ed a non farmi addormantare. E così abbiamo corso insieme gli ultimi 3,5 km con gli ultimi km anche a 5´45 chiudendo poi, mano nella mano, in 2h04 e spiccioli.
Lascio perdere che poi mi frizzavano le ascelle per la canottiera e manicotti troppo tecnici, ma la medaglia e la splendida giornata con gli amici e compagni che ormai sono la mia forza sono stati il coronamento di un bel periodo. Ancora senza dolori.
Dedico tutto questo a loro, le aquile. Come scrisse tempo fa Enrico Marchetti a margine di una foto a Calci davanti alla Certosa ´Andrea, colui che produce entusiasmo, nutrendosi di entusiasmo!´. Forse è proprio così.
Ma se tutto ripartisse da qui?
Alla prossima (controllando l´entusiasmo ....)
Per la Lucca Half Marathon? Ottima la prima. Bel lavoro ragazzi! E siete già la seconda/terza mezzamaratona della Toscana dopo il Vivicittà di Firenze ed a pari merito della nostra mezza di Pisa di dicembre. Ma siete destinati a crescere ancora con quel gioiello di città e dal vostro entusiasmo.
A fianco un po´ di foto personali.
Fonte: Andrea Maggini
Poi nuovi stimoli che queste splendide ragazze e splendidi ragazzi, quotidianamente, mi garantiscono per rimettermi in carreggiata. Ma il giorno di Natale, in san Rossore, nuovo stop per due mesi. Il polpaccio è lacerato e per giunta è la metà dell´altro. Un mese e mezzo di tecarterapia e potenziamento da Fisiokinetic (grazie Simone!!!!) ma anche due nuove avventure: quella del nuoto con il nostro corso ben condotto da Graziano (siamo in 28!) e quella con la bici da corsa, appena comprata seppur versione vintage (Bianchi).
Eppoi c´è il Criterium da affrontare perché neo-Veterano anche se con rari allenamenti, senza la preparazione adeguata (i benedetti fartlek e ripetute in salita, ahimè, le ho fatte fare agli altri), ma sempre utile per azzardare nella velocità e nelle sfide periodiche. Durante la settimana, se va bene, dimezzo qualche arrancata e da 10-11 km le trasformo in appuntamenti ludici da 5 o 6 km. di più non riesco. Poi alle Tre Province azzardo qualche 6 o al massimo 10 km, sempre corsicchiati con i miei 100 chilozzi, anzi 101 (secondo la bilancia, un mese fa).
Ma arriviamo all´incredibile: il 25 aprile, dopo essermi spappolato nell´organizzare la Strapazzata 2014, faccio il ´fine corsa´ per liberare compagni e compagne di squadra (e di altri team) dagli incroci. Correndo! Ed i primi 10 km sono andati. Poi il sabato a Marlia per i 10,5 km competitivi del Criterium. Ed al mio terzo appuntamento nel circuito mi metto dietro 5 veterani ed il Catarsi che stava facendo il furbetto da un po´ di settimane. Infine la domenica alla "Marcia delle Ville" dove corricchio 11 km e ne cammino 7. Totale: in tre giorni 32km di corsa ed almeno 7 di camminata. Ma senza dolori!!!!!!!!!!!!!!!!
Solitamente la tendinosi non operata mi avrebbe lanciato pessimi segnali. Ed invece .... Il potenziamento del nuoto e della bici sta funzionando e scarica laddove si dovrebbe il lavoro dello sport: i muscoli!! Ecco perché cerco sempre di farlo capire ai miei quanto sia importante la prima fase di ogni stagione!! Ma da lì a dire che avrei potuto fare la mezza di Lucca. Ma sono un romantico ottimista, e le ultime 7 maratone di New York lo testimoniavano già (corse con al massimo 12 o 16 km di lunghissimi ....) e mi iscrivo anch´io alla mezza. Siamo così tanti del gruppo e tra un mese c´è pure la gita per la Cortina-Dobbiaco e mi farà comunque bene questa nuova avventura.
Le mie ultime apparizioni alle mezze maratone sono lontane. L´ultima nel 2010, sette giorni dopo la maratona di New York del riscatto (esattamente 10 mesi dopo lo sbriciolamento del femore, quando finita l´avventura newyorchese mi riscattai al rientro in Italia scrivendo all´ospedale di Aosta che si poteva continuare a correre, pure una maratona e con 100 chili, nonostante la loro condanna. "La rimettiamo in sesto sugli sci, ma non correrà più maratone". Riscrivete i manuali di ortopedia, popò di brodi!!), a Livorno quando con la squadra (La Galla) ogni punto conquistato equivaleva alla vittoria di gruppo del Criterium. Ma sette giorni New York ... arrivai sesto dopo i keniani in 2h38´, peccato che loro avevano finito la maratona ed io la mezza con dei dolori preoccupanti all´anca (mi sarebbe venuta una borsite di lì a poco sopra il trocantere). Poi nel 2009 a Lammari con Norbertone e Paola e si chiuse in 1h49´. La terzultima risale al fallito tentativo (Pistoia 2004) di scendere sotto i 90 minuti quandi a tre km dall´arrivo il tendine mi presentò il conto ed a nulla valse l´aiuto della lepre personale Alessandro Matteucci, chiusi in 1h31 e spiccioli ma da lì cominciò il calvario che mi porto sotto i ferri nel 2007 a Milano dal De Ponti con anche la progettazione di nuovi plantari.
Ci infilo una non competitiva il giovedì di festa (1 maggio a Bientina) con 12 km per non arrivare stanco (anche se sparo due o tre ripetutine da 2 km) e mi presento con altre 20 mie aquile alla partenza, versione semi-camouflage. Comunque sia deve essere un divertimento. Non ho il ritmo da 5´40" per stare sotto le 2 ore, ma a conti fatti, tra esperienza, tecnica e testa, spero di stare sotto le 2h10.
Quartier Generale in Villa Bottini. Bella cosa davvero nel cuore del centro storico, a dimostrazionce che si possono coniugare esperienze ed emozioni diverse. Anche il ristoro finale sarà fatto qui, forse un pò limitato, visti i numeri (oltre 1300 iscritti) per l´uso dei bagni mentre la consegna delle borse è gestibile in uno scantinato.
Partenza: sulle mura ovviamente e qui siamo in tanti come tanti sono gli amici versione giallo fluo e camouflage dei Friends Running a partire dalle ´lepri´ per le quali mi sento un pò responsabile visto che li convinsi a fare il loro esordio a Pisa lo scorso dicembre ed il risultato, oggi, è esploso all´ennesima potenza. Ma solo perchè sono bravi loro.
Percorso: giro delle mura di 4km circa, giro esterno della città, di circa 5km più una puntura sui sampietrini di circa 2 km. In pratica da ripetere due volte. Percorso favoloso per me anche se le zone del centro mettono i podisti e la loro attenzione a dura prova. Ma è l´assistenza dentro e fuori che piace. Transenne messe al posto giusto, personale addetto ben attento ai passaggi dei podisti cercando di creare pochi disagi ai residenti senza far mancare i luoghi più caratteristici della città che resta uno spettacolo. E qui mi sovviene che anche i ragazzi di Lucca Marathon sono stati in qualche modo influenzati dal modus operandi del sottoscritto che è stato consigliere dell´associazione nei primi 3 anni, quelli più difficili della partenza sotto la presidenza di Alfredo Petroni che adesso ha un pò lasciato agli altri che sono grandi protagonisti.
I flash: sono quelli delle belle facce delle compagne e compagni di squadra. Le risate quando esco dalla macchina al parcheggi del CUS col pantaloncino camouflage (anticipato via whatsapp con tanto di ciabatte tedesce), la Valentina Zerilli con tanto di fascia da aquila wonderwoman e maglia brandizzata PisaRRC con il motto societario sulla schiena ("correre, liberi e fieri come le aquile!"), la fila in Villa Bottini per ritirare le maglie verdoline col Guerrini che sfida i tre keniani, Mirco che squadra le lepri delle 1h20´, il librone consegnato al Mancini dopo che già Valentina Damiani mi aveva abbracciato per il suo librone del 40ennale delle Tre Province, le foto della partenza e davanti ai wc chimici con cellulare del Giglia, il sorpasso ad un ciondolante ´aquilone´ (Dino), i ritiri contemporanei al km 12 della Paola Santoro e della Raffaella Menconi (galeotta la cena della sera precedente da Zenzero ...), lo spugnaggio (doppio però) delle neo-aqule Elisabetta e Liliana, la felicità scolpita in Guia prima e di coloro che avevano fatto il personale (da Giovanni a Massimo, da Chiara ad Angela, etc etc.).
La mia ´gara´: mentalmente ho suddiviso il percorso in tre fasi da 7km. La prima parte dovevo lasciare le gambe, la seconda era quella della risposta, la terza doveva essere del tracollo. In realtà i primi 7 km sono andati bene con tempi tra i 5´45 e 5´50´ a km (tranne il km del ristoro a 6´00). Gli altri 7 km mi hanno consentito di reggere bene visto che sono arrivato al km 14 per quanto potevo aver preparato l´evento su quel chilometraggio, sempre sotto i 6´, molto spesso attorno ai 5´55. Gli ultimi 7 km li pensavo abbondamente peggiori. L´ho iniziati suii 6/6.05 con il ristoro dove ho banchettato a suon di frutta in 6´30 ma quando ho rischiato di abbandonare di testa (6´15") è stata la sfida di Guia a destarmi ed a non farmi addormantare. E così abbiamo corso insieme gli ultimi 3,5 km con gli ultimi km anche a 5´45 chiudendo poi, mano nella mano, in 2h04 e spiccioli.
Lascio perdere che poi mi frizzavano le ascelle per la canottiera e manicotti troppo tecnici, ma la medaglia e la splendida giornata con gli amici e compagni che ormai sono la mia forza sono stati il coronamento di un bel periodo. Ancora senza dolori.
Dedico tutto questo a loro, le aquile. Come scrisse tempo fa Enrico Marchetti a margine di una foto a Calci davanti alla Certosa ´Andrea, colui che produce entusiasmo, nutrendosi di entusiasmo!´. Forse è proprio così.
Ma se tutto ripartisse da qui?
Alla prossima (controllando l´entusiasmo ....)
Per la Lucca Half Marathon? Ottima la prima. Bel lavoro ragazzi! E siete già la seconda/terza mezzamaratona della Toscana dopo il Vivicittà di Firenze ed a pari merito della nostra mezza di Pisa di dicembre. Ma siete destinati a crescere ancora con quel gioiello di città e dal vostro entusiasmo.
A fianco un po´ di foto personali.
Fonte: Andrea Maggini